La rivoluzione dei tulipani, il calcio totale, Johann Cruyff con l’inusuale numero 14, il leone sciolto dallo scudo e la fascia con i colori della bandiera. La vittoria nella battaglia di Legnano ad opera della Lega Lombarda contro l’imperatore Federico Barbarossa (1176), e la rivolta dei Vespri Siciliani contro il tentativo del re di Francia di assoggettare a sé la Sicilia (1282), saranno assunte dalla retorica romantica ottocentesca come i simboli del primo risveglio di una coscienza di patria. Chi ci arrivava, si capisce, a casa sua; ma gli altri, i lontani da casa, i siciliani e calabresi, i risucchiati dalla guerra, dove passavano i giorni e le notti, dove si fermavano a vivere? Per volontà del duce Benito Mussolini, l’abbinamento dell’armoriale di casa Savoia e del fascio littorio accompagnerà tutti gli incontri degli Azzurri fino al 1942, anno dell’ultimo incontro prima dell’interruzione bellica dovuta alla Seconda Guerra Mondiale. A livello giovanile, la Feralpisalò vanta quale maggior successo la conquista dello «scudetto» di Serie C del Campionato nazionale Dante Berretti 2017-2018: la squadra under-19 verdeblù si piazzò seconda nel girone B alle spalle dell’Inter, per poi entrare nel tabellone di categoria vincendo il gruppo di qualificazione; quindi superò il Santarcangelo ai quarti di finale, il Renate in semifinale e infine il Livorno nella finalissima di Pescara.
Ad essi si aggiunsero poi i Viking nel 1990, seguiti da Scossi, Varese Front e il Campari Group. Lo sviluppo delle Repubbliche marinare (Amalfi, Genova, Pisa e Venezia), e poi dei liberi Comuni di popolo, la cui vita civile ruota attorno all’edificio della Cattedrale, nasce da questo desiderio di autonomia e di libertà che sarà alla base del Rinascimento italiano, il quale fu anticipato, secondo lo storico Burdach, già dal risveglio religioso che si era avuto nel Duecento con le figure di Gioacchino da Fiore e Francesco d’Assisi. La tradizione italiana è una delle più importanti della storia dell’arte, in varie epoche traino per l’intera civiltà occidentale. Federico II e il tramonto della casa di Svevia, ebbe termine la terribile lotta fra Impero e Papato per l’egemonia politica universale, quando l’Italia si sentí libera dal dominio tedesco, il suo sentimento nazionale divampò in un grande incendio spirituale, politico-sociale, artistico. Soltanto la Repubblica di Venezia riuscirà a mantenere una certa prosperità e autonomia politica. Cola di Rienzo, ispirato all’idea politica di Dante, ma oltrepassandola, proclamò, profeta di un lontano avvenire, la grande esigenza nazionale della Rinascita di Roma. Fino al 509 a.C Roma fu retta da una successione di re che apportarono notevoli contributi allo sviluppo della società, soprattutto nel campo del diritto.
Giunta all’apice dello sviluppo politico, economico e sociale, venne quindi proclamata la Roma imperiale dal suo successore Ottaviano Augusto, intorno al quale si formò un circolo mecenatico di intellettuali e artisti, tra cui Virgilio e Orazio. La sua progressiva espansione nel Mediterraneo la mise in contatto con la cultura greca da cui fu a sua volta profondamente permeata, secondo un celebre adagio di quell’epoca: «Graecia capta ferum victorem cepit» («La Grecia, conquistata, conquistò il suo feroce vincitore», Quinto Orazio Flacco, Epist. Con la fine dell’Impero romano d’Occidente nel 476, la cultura italiana subì l’influsso di quella bizantina, dopo che Giustiniano, sconfiggendo il regno barbarico degli Ostrogoti nella guerra gotica, annesse tutta la penisola all’Impero romano d’Oriente. Giuseppe Garibaldi, repubblicano e di simpatie socialiste, eroico ed efficace combattente per la libertà in Europa ed in Sud America; Camillo Benso conte di Cavour, statista capace di muoversi sulla scena europea per ottenere sostegni, anche finanziari, all’espansione del Regno di Sardegna; Vittorio Emanuele II di Savoia, abile a concretizzare il contesto favorevole con la costituzione del Regno d’Italia. Dalla seconda metà del secolo, poi, con la diffusione dell’illuminismo, anche l’Italia viene investita da importanti riforme e da un rinnovamento culturale, nel contesto del quale, soprattutto durante l’epoca napoleonica, si avrà un ridestarsi della coscienza nazionale, premessa del Risorgimento.
La seconda metà del secolo XIX vide lo sviluppo pittorico dei macchiaioli, all’inizio del XX secolo, fu la culla del Futurismo. Secondo la Corte dei conti, l’Italia possiede 4 976 musei. La prima metà del XIII secolo vide quindi il fiorire della sopra ricordata Scuola Siciliana, che ebbe il suo fulgore presso la corte di Federico II di Svevia a Palermo. Essa rappresentò la prima serie di una fortunatissima dinastia di vetture di fascia medio-bassa, che sarebbe stata prodotta per circa trent’anni. Tuttavia, molte scuole prima chiedono ai nuovi giocatori di indossare la maglia grigia per un anno in modo che possano ancora unirsi alla squadra in seguito. La maglia del Villa 1981-82, oltre ad essere entrata nella storia per essere quella della vittoria della Coppa dei Campioni, racchiude molti dei simboli, già presenti sin dagli anni’70, e che da ragazzino mi hanno fatto amare il calcio inglese: la maglia (claret) diversa dalle maniche (azzurre), due colori esclusivi che spiccano perfettamente sul prato verde, il classico stemma rotondo, lo sfizio, tipico degli anni’80, dei fianchi azzurri, e la maglia del portiere verde con i pantaloncini bianchi (un vezzo democratico, non farlo apparire diverso dai giocatori di movimento). È il più grande derby nel Minas Gerais, e, insieme a quelli di Rio, a quelli di San Paolo e a quello di Porto Alegre, è uno dei più grandi del Brasile.