Il fondo d’investimento con sede legale a Malta ha effettuato prima uno sbarco ufficioso e poi uno ufficiale nel calcio italiano. Venticinque milioni buttati nel water per un calciatore assisitito da Mendes e richiesto da un allenatore anch’egli assistito da Mendes. Le mani di Doyen e Mendes sono già ben salde sul calcio italiano. Anche Doyen ha piazzato alcuni dei suoi in Italia: Felipe Anderson alla Lazio, Alvaro Morata alla Juventus, il carneade Ruben Perez al Torino rientrato nell’affare che in estate portò Cerci all’Atletico Madrid. In generale, riguardo all’azione dei fondi d’investimento nel mercato italiano dei calciatori, segnalo alcuni nomi sui quali il discorso va approfondito: Maxime Lestienne del Genoa, Carlos Carbonero del Cesena e Kevin Mendez del Perugia (questi due entrambi in prestito dalla Roma), e soprattutto Joaquin Correa neo-acquisto della Sampdoria. Ricerche che procedono da molti anni e in particolare nel campo della qualità ci affiancano un gruppo specifico di consulenti.
Questa mentalità vincente, e il sacrificio per la squadra sono cose molto belle, perché vedo che tutti noi siamo pronti a dare una mano, a lavorare per il gruppo e il collettivo. Insomma, esploriamo tutti i campi di calcio perché tutte queste vecchie maglie sono simboli che legano passione e storia. Infine, in Ligue 1, la divisa del Psg costa 85 euro quella di Marsiglia e Lione, 80. Come si può vedere, per quanto riguarda le maglie delle grande squadre, i prezzi esteri sono mediamente più bassi di quelli italiani con differenze sostanziali a seconda di variabili quali paese, importanza della squadra e sponsor tecnico. Anche Piatek (voto 8) ha vinto la lotteria quadruplicando l’ingaggio dai 450mila euro del Grifone ai 2 milioni del Milan. 15 mila euro dall Provincia in realtà ancora virtuali: i soldi sono stati stanziati e messi a bilancio dal sindaco Gian Battista De Filippis ma materialmente non sono ancora arrivati. Il centro storico ancora oggi mantiene la struttura urbanistica antica con palazzi e medievali case a corte in cui vivevano diverse famiglie. Un genio. A ogni modo, torniamo a quel luglio 2013 quando il Catania era saldamente in A (aveva sfiorato la qualificazione in Europa League) e Pablo Cosentino non aveva ancora avuto il tempo di mostrare al mondo il suo talento da dirigente.
Si tratta di un argentino che fino a giugno 2013 faceva l’agente di calciatori. A giugno 2014, anziché essere cacciato come accadrebbe a qualunque manager di azienda privata dopo aver ottenuto risultati così catastrofici, viene promosso amministratore delegato. Costui è un manager portoghese che riveste un ruolo ben preciso: è l’amministratore delegato di Doyen Sport Investments. Lo sbarco ufficiale di Doyen è avvenuto invece a maggio 2014, quando lo stesso Nelio Lucas rilasciò un’intervista al Sole-24 Ore per annunciare che il fondo era pronto a investire 200 milioni nel calcio italiano. Quello ufficioso è avvenuto a luglio 2013, in una circostanza della quale i giornali italiani parlarono poco e nel modo sbagliato. Doyen Sports e Jorge Mendes: possono mettere le mani anche nel calcio nostrano e che ruolo possono avere? È alleato di Doyen ma gioca anche su tutti i tavoli possibili e questo probabilmente lo porterà, alla lunga, a rompere col fondo maltese. No comment. In breve tempo Cosentino è diventato plenipotenziario al Catania, col presidente e proprietario Pulvirenti sempre più defilato. Assumendo la vicepresidenza del club, e per allontanare l’accusa di conflitto d’interesi, Cosentino rimise la licenza da agente Fifa e cedette la sua agenzia “Cosentino Sport”.
A fare gli onori di casa erano il presidente e proprietario del Catania, Nino Pulvirenti (quello del fallimento della compagnia aerea Wind Jet, detto a beneficio di chi avesse dimenticato), che fra l’altro mise a disposizione la location dato che l’incontro si tenne in un hotel di sua proprietà, e Pablo Cosentino. A chi? Al fratello Fernando. Come ospiti dei due anfitrioni catanesi si presentarono Adriano Galliani, Claudio Lotito, Enrico Preziosi, e soprattutto Nelio Lucas. Nelle carte giudiziarie di Mafia Capitale, Piscitelli viene associato a soggetti albanesi in una banda al servizio dei napoletani facenti capo al boss Michele Senese, e in relazione con esponenti di spicco di estrema destra, anche giallorossi. Zamparini per convincere i vertici del Bologna era pronto a cercarsi uno svicolato a cui fare un triennale per poterlo inserire nella trattativa, anche in Sicilia sanno che a noi piace fare così. Se la Germania era un panzer, lui ne era la bocca da fuoco. E quelle richieste riguardano spesso calciatori assistiti da Mendes o provenienti da club vicini a Mendes. Fra l’altro Mendes ha nella propria scuderia un buon numero di allenatori, cioè coloro che richiedono ai presidenti i calciatori da acquisire. Un’iniziativa di solidarietà per cui i volontari dell’associazione chiamano a raccolta i protagonisti del mondo del calcio, per reperire le maglie e raccogliere il maggior numero di risorse da spendere in opere di solidarietà.
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